Visualizzazione post con etichetta Poesie. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Poesie. Mostra tutti i post

Il cane sogna



Di pelo gonfio e smosso
si coprono i suoi respiri
interrotti solo 
da sincopati sbuffi
e buffi versi 
e pietosi sospiri

Il cane sogna
e così ci è più vicino:
nell'irrealtà
di quel che segretamente agogna
più che nello scodinzolio 
avido di un boccone
o di una carezza
vacua e benigna

Share:

Sonetto rinforzato del comunicatore web










Che problema? Il problema non c’è più:
te lo faccio sparire
con sintassi secca e retorica sublime
Comunico col web e sul web, lo sai,
nessuno porta pena
(e di ambasciator ce n’è tutta una catena)
E la penna, riposta chissà dove
ha ormai smesso di ferire:
fa certo più male un bit, se pensato
proprio bene, con astuzia di mestiere,
del complesso blablabla
di qualche politico paroliere
Perché sai, è questione non di cosa
stai certo, ma di come
Per far colpo serve solo un’inserzione:
con curata precisione
crea consenso in ogni dove
C’è un problema? Vuoi chiarire? Vuoi più spazio
per parlare? Clicca qui,
ma ti prego, non staccare!
Sei il mio target, andiamo:
clicca like, dammi un mano!

Share:

Bello, il nucleare Baj

dipinto Enrico Baj periodo nucleare
Enrico Baj, Due bambini nella notte nucleare, 1956












Bello, il nucleare Baj
più dei suoi mostriciattoli, sai?
Vero, nei suoi variopinti arazzi
generali ed eroi faceva a pezzi:

Grande provocazione, bel significato,
ma le albe atomiche
e gli omini disintegrati
quelli sì, mi han stregato!

Farsi beffe dell'abisso col colore
che grande idea, quale ardore!
E poi, render bello l'orrore...

Adesso però usciamo da questo museo
fuori c'è ancora il sole
prendiamo un drink, dai
(Bello, comunque, il nucleare Baj!)
Share:

Esiliati

foto profughi racconto esiliati










C'è in questa stanca marcia
una traccia di quell'umanità
che negli approdi infausti
lasciammo a tocchi
Ma, non del tutto persa,
rimane nei vagiti dei poppanti
che non vedono che il sole
e cercano le cose solite
con dita e bocche e occhi
O negli affanni di chi spera
e cerca negli sguardi appoggi saldi
E i luoghi non sono altro
che i passi di chi cammina
Così noi imprimiamo i calchi
delle nostre ombre scomode
sui paesi che ci masticano e sputano
e le parole degli altri
saldano le nostre bocche storte
ora mute, ora squillanti
E il mare non ci inghiotte:
ci abbraccia,
prima di altre terre,
prima di altri passi,
prima delle parole che significano
Casa
Share:

Del resto, che c'importa

Si amoreggia dove si può
sconsideratamente
o forse no
'ché non siamo macchine
anche quando ci avvinghiamo
non ci diamo un tempo
un ritmo, un orario
e la voglia è padrona
E del resto
che c'importa:
ci sfuggono le ore
tra i baci
Share:

Prima della passione

Si erano assopiti
Si erano... assopiti!
Nonostante tutto,
nonostante l'attesa
e il logorio dell'ansia
Nemmeno la fede
li aveva tenuti svegli
Nemmeno l'amicizia
-in quel frangente
ben più importante-
Niente da fare
se non attendere solo

Share:

Dedica ad una tazza


Senti,
so che quello che sto per dire non ha molto senso...
ma devo dare libero sfogo alla mia follia capisci?
Scrivere qualcosa...
rompere gli schemi...

ho rotto una tazza.
Ero ubriaca
ed ero incazzata nera
perché lui non si era ancora degnato di baciarmi quella sera

Share:

Per un'armonia triste

Questa non è una poesia
perché le poesie
rimangono ingarbugliate nell'anima
e io non voglio fare rumore

Sono solo
poche parole per un'armonia triste.

Mi manchi e ti amo amico mio
E lo so che non dovrei proprio dirlo
Ma quando ti senti solo
e - lei - è lontana
il mio cuore lo avverte
ed è triste
con te.
Share:

Oasi


Insegue la sua ombra
sotto i raggi della luna
alta tra le fronde
di alberi neri
oscuri come la notte.
Lago di stelle
in cui i sogni annegano.

Per cadere dal cielo
come meteore in fiamme,
così il mio cuore si accende
e arde
di una passione tanto violenta
che un solo corpo
non può contenere

Share:

Poeta che vivi


Poeta che vivi,
poeta che amo.
La morte ha bussato alla tua porta
e hai abbracciato il dolore.
Le tue lacrime
si sono mischiate al profumo del muschio
e della pioggia d'estate,
gocce trasportate dal vento
che ti spettina i capelli in morbidi nodi
come baci.

Share:

Anime a metà


è il relativismo del mondo.
L'istante che stiamo vivendo
per te potrebbe avere il sapore dell'eterno
e per me potrebbe non valere niente.
E viceversa
Immagina
si costruiscono intere storie
e castelli a metà
su fondamenta inesistenti
o semplicemente
quell'attimo che vivi con tanto ardore
per me è destinato a spegnersi alla prima luce.
E senza colpe o soluzioni o possibilità di scelta
quell'istante sarà per te una montagna da scalare
e per me un granello di sabbia che si perderà nel vento.

Share:

Tu sai di quest'aria & Ode alla tua bocca


Tu sai di quest'aria

Sai di quest'aria che si
appanna d'umidità
mentre spargi la tua
presenza delicata
dentro me, guardandomi

Potessimo scolorire
come i bordi della sera
perdendoci nell'orizzonte,
o scioglierci nel cielo
come nuvole...

Siamo presenze solide
su cui scivola il tempo

Share:

Uno dei tanti giorni inerti


Colgo il faticoso
disarticolarsi di giunture
intorpidite da
noia e freddo
Giornate anestetizzate
parodie di attimi vuoti 
Ipnotici rivolgimenti di senso
come abbrancati dal
laccio dello scorrere
inapparente e lento
Strascicarsi di pulsioni sorde
scricchiolare di pensieri
timidamente appesi alla
grandezza umana
Squarci di maestosità
in stanze inutili
spazzano le briciole
di quello che è solo
uno dei tanti giorni inerti

Matteo Castello
Share:

Faccia in un locale con musica

Scorreva giù lungo le briciole di un pensiero la lama di quel volto che spaccava l'atmosfera con ciglia-coltelli di espressività netta Fendenti di luminoso spirito addensato in trame di strade e posti e accenti E tshic-shaboom suonava l'arte vomitata gorgogliante della musica che straripava e colmava le parole & i gesti Tutto allacciato al tempo frenetico pazzo di una caverna d'elettricità e birra e ormoni e voglia di scopare e stelle chiuse fuori -voi non potete entrare- vi berremo all'ora del digestivo

Matteo Castello
Share:

Parabola










Sordo
alle esigenze molto giovanili
di un'accesa movida
consumata su tavolini
che trasudano
cocktail troppo colorati
Lancio accuse sommarie
al gusto del sampietrino
che invece di sorreggere
ambizioni terra-terra
dovrebbe mettere le ali
per parabole di poca saggezza
ma dall'indubbia
efficacia
contundente

Share: