Una
ragazza di fronte a me, mezza assorta nel sonno. Ha il busto reclinato verso il
finestrino e la fronte appoggiata contro il vetro. Porta pantaloni lunghi a
fiori e un maglioncino un po’ scollato. La faccia gentile, il viso minuto, un
paio di occhiali a montatura spessa le incorniciano il viso. Si muove appena,
mezza assorta nel sonno. La guardo incantato finché la voce del conducente la risveglia
frastornandola. Si guarda attorno un po’ spiazzata poi si gira verso di me,
sorpresa – sorpreso anch’io – e mi chiede che fermata è questa. Se è la sua.
No, la tua è la prossima. Mi guardo attorno. Ops. Anzi, è questa, scusa.
Sorrido, sorride anche lei. È anche più bella di quando dormiva innocente. Il
pullman si ferma, lei prende la sua roba e scende. Sposto lo sguardo altrove mentre la vedo abbracciare il ragazzo che la aspettava.
a volte capita così...
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